Cosa c’è di vero nell’associazione fra protesi al seno e rischio di insorgenza di una forma rara di linfoma? A indagare è uno studio del MIT di Boston pubblicato su Nature Biomedical Engineering con la collaborazione dei colleghi dell’MD Anderson Cancer Center di Houston.
Gli autori hanno analizzato per la prima volta la maniera in cui le cellule del sistema immunitario reagiscono all’impianto di diversi tipi di protesi mammarie in silicone. I dati indicano che quelle con una superficie più ruvida alimentano uno stato infiammatorio locale maggiore che potrebbe essere alla base del linfoma anaplastico a grandi cellule. Le protesi con superficie dura sono le più utilizzate fin dagli anni ’80 perché considerate migliori dai chirurgi estetici.
Il linfoma interessa i linfociti T, ma si tratta in genere di una malattia poco aggressiva che, presa in tempo, si risolve quasi sempre con la ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293535 volte