Gli sbalzi termici sono da evitare in ogni caso, ma chi soffre di cuore sembra accusare in particolare il freddo intenso. Uno studio pubblicato su Circulation evidenzia la sensibilità dell’apparato circolatorio rispetto agli eventi termici imprevisti che ormai abbiamo imparato a conoscere a causa del cambiamento climatico in atto.
Il numero dei morti e le oscillazioni delle temperature sono stati considerati nel 2,5% dei giorni più freddi e più caldi nelle diverse città coinvolte nell'analisi rispetto ovviamente a quanto si è registrato nelle giornate con temperature ottimali.
Per ogni 1.000 decessi cardiovascolari, nei giorni molto caldi l’eccesso di morti è stato di 2,2 in più, mentre nelle giornate di freddo intenso si sono registrati 9 decessi in più rispetto alla media. Il maggior numero di decessi aggiuntivi è stato riscontrato per le persone con insufficienza cardiaca: 2,6 ...
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