Su 5 pazienti affetti da cardiopatia congenita 1 finisce per sviluppare un’anomalia del ritmo cardiaco nel giro di 5 anni. A evidenziarlo è uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association da un team del Rabin Medical Center di Petah Tikva, in Israele.
Lo studio è stato realizzato su oltre 11.000 adulti affetti da cardiopatie congenite seguiti fra il 2007 e il 2011, dimostrando che chi ha sviluppato forme di ritmi cardiaci anomali aveva un rischio maggiore di ospedalizzazione e un rischio doppio di morte precoce rispetto ai partecipanti che non avevano un ritmo cardiaco irregolare.
"I nostri risultati evidenziano la necessità di un follow-up clinico continuo, che duri tutta la vita, per le persone affette da cardiopatie congenite", spiega l'autrice principale dello studio Nili Schamroth-Pravda. "Con il miglioramento delle tecniche mediche e chirurgiche, il numero di ...
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