Riproduzione assistita, meglio parlarne subito

I figli vanno informati il prima possibile delle loro origini biologiche

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Fra i nati da riproduzione assistita e quelli nati per concepimento naturale non esistono differenze a 20 anni in termini di benessere psicologico e qualità delle relazioni familiari.
A dirlo è uno studio pubblicato su Developmental Psychology da un team di psicologi dell’Università di Cambridge diretti da Susan Golombok, che spiega: «Questo studio è il primo a esaminare gli effetti a lungo termine di diversi tipi di riproduzione assistita sulla genitorialità e l'adattamento dei figli, nonché il primo a valutare in modo prospettico l'effetto dell'età in cui ai bambini è stato detto che erano stati concepiti mediante donazione di ovuli, donazione di sperma o maternità surrogata. In sintesi, i dati raccolti ribaltano le precedenti ipotesi ampiamente condivise secondo cui i nati da riproduzione assistita sono svantaggiati in termini di benessere e relazioni familiari a causa della mancanza ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 10/05/2023 16:30:00

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