Studiare l'infertilità maschile servendosi dello sperma dei coccodrilli marini. È l'idea di un team di ricercatori dell'Università di Newcastle, autori di uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B.
Stando agli scienziati britannici, nello sperma dei coccodrilli ci sarebbe un gruppo di proteine molto simili a quelle presenti nell'uomo. Le proteine in questione garantiscono agli spermatozoi la capacità di muoversi e riconoscere gli ovuli.
«Speriamo di usare il coccodrillo come modello per comprendere le funzioni dello sperma a livello basico e vedere se possiamo applicare questa scoperta nel trattamento della sterilità nella nostra specie», ha spiegato Brett Nixon, coordinatore della ricerca.
Nel corso dei test è stato raccolto lo sperma di diversi esemplari di coccodrillo. È stato poi incubato in condizioni simili a quelle esistenti nell'apparato riproduttivo ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
294300 volte