Sono oltre mezzo milione ogni anno le nuove diagnosi di tumore alla vescica. Questo tipo di neoplasia non solo è la decima più diffusa al mondo, ma risulta essere anche una delle più difficili da curare: da un lato a causa della resistenza alla terapia, dall’altro alla presenza della cosiddetta “malattia residua”. Le attuali tecniche di diagnostica per immagini, infatti, non sono in grado di rilevare i tumori inferiori a 1 millimetro, soprattutto quando sono piatti, rendendoli estremamente difficili da rimuovere.
Ogni anno, a causa di queste limitazioni diagnostiche e terapeutiche, circa 200.000 pazienti presentano una recidiva tumorale vedendosi costretti a intraprendere molteplici percorsi terapeutici lunghi e dolorosi o, nel peggiore dei casi, alla rimozione della vescica, procedure che alla sanità mondiale costano all’anno circa 10 miliardi di dollari.
Un gruppo di ricercatori ...
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