Le possibilità di eradicare un’infezione ricorrente da Clostridium difficile (rCDI) sono più alte con il trapianto di microbiota fecale (FMT) rispetto alla somministrazione di antibiotici. È la conclusione di uno studio pubblicato su Cochrane Database of Systematic Reviews da un team del Valley Children’s Hospital di Madera, in California, guidato dal gastroenterologo pediatrico Nathan Minkoff.
«La terapia consueta prevede il ricorso agli antibiotici, che tuttavia potrebbero aggravare le alterazioni microbiche intestinali», scrivono gli autori, che ricordano la possibilità di utilizzare il trapianto di microbiota fecale per ripristinare l’equilibrio del microbioma intestinale.
Per valutare il rapporto rischio-beneficio, tuttavia, servono ricerche più approfondite. I ricercatori hanno quindi esaminato i dati esistenti sul trapianto rispetto alle terapie standard, in particolare gli ...
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