I risultati positivi dello studio di Fase III EMERALD-1 mostrano come durvalumab in combinazione con TACE e bevacizumab abbia prodotto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante dell’endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla sola TACE nei pazienti con carcinoma epatocellulare (HCC) eleggibile per l’embolizzazione.
Questi risultati sono stati presentati all’American Society of Clinical Oncology Gastrointestinal Cancers Symposium (ASCO GI) a San Francisco dal Prof. Riccardo Lencioni dell’Università di Pisa.
Circa il 20-30% dei pazienti con carcinoma epatocellulare, il più comune tumore del fegato, è eleggibile per l’embolizzazione, una procedura che blocca l’afflusso di sangue al tumore e permette di somministrare la chemioterapia o la radioterapia direttamente al fegato. Nonostante sia lo standard di cura in questo ...
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