Tumore ovarico, più chemio non pregiudica la chirurgia

Bene intervenire anche dopo tanti cicli

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Uno studio dell’IRCCS Sant’Orsola pubblicato sull’International Journal of Gynecological Cancer smentisce le linee guida internazionali ed evidenzia l’importanza della chirurgia anche dopo chemioterapia neoadiuvante.
Quando il tumore ovarico è troppo diffuso per intervenire subito chirurgicamente, si procede con la chemioterapia neoadiuvante per ridurne l’estensione. Attualmente il numero di cicli di chemioterapia da eseguire prima della chirurgia non è standardizzato, ma le linee guida internazionali propongono tre cicli di chemioterapia. Una volta conclusi, la paziente viene rivalutata per decidere l’idoneità all’intervento.
E se la malattia non diminuisce in maniera ottimale? A quel punto, si aprono due strade. Operare comunque subito, probabilmente senza riuscire a rimuovere del tutto il tessuto tumorale. Oppure insistere con altri tre cicli di chemioterapia. Al termine dei quali, ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 29/08/2023 15:40:00

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