Opacità del cristallino dell'occhio. Il termine “cataratta” è molto antico e derivava dall'idea fantasiosa che il biancore presente davanti alla pupilla fosse stato una specie di cascata di acqua che scendeva dal cervello. In realtà, l'aspetto biancastro è causato da alterazioni delle delicate fibre proteiche presenti all'interno del cristallino, come si verifica nell'albume delle uova in seguito a bollitura. La cataratta non provoca mai cecità completa perché anche un cristallino molto opalescente consente il passaggio della luce. Tuttavia, con la progressiva riduzione della trasparenza si perdono via via chiarezza e particolari dell'immagine.
La sintomatologia è una diminuzione dell'acuità visiva, che nei casi più gravi arriva alla cecità.
La cataratta è del tuto indolore e induce solo disturbi visivi. La comparsa dei sintomi è quasi impercettibile e la progressione è quasi sempre lenta. Spesso, l'aumento della densità del cristallino provoca un aumento del suo potere di rifrazione luminosa tale da rendere miope la persona.
Quando il cristallino ha sviluppato una cataratta, non esistono farmaci che possano eliminarla e ripristinare la trasparenza dell'occhio e la vista. Per poter percepire nuovamente immagine distinte è necessario asportare il cristallino e ripristinare il potere di rifrazione dell'occhio, inserendo una lente artificiale o adottando una speciale tipo di lente a contatto. L'estrazione della cataratta è uno degli interventi chirurgici di maggiore semplicità e successo e, se l'occhio è sano, in più del 90 % dei casi sono prevedibili ottimi risultati.
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