Un dispositivo elettronico delle dimensioni di un porta-occhiali in grado di ossigenare il sangue e liberarlo al contempo dall'anidride carbonica. Questo è il ritrovato tecnologico portatile creato da alcuni scienziati inglesi della Swansea University, guidati da Bill Johns, e attualmente in fase di studio.
Bisogna smorzare subito i facili entusiasmi di chi pensa di poter sostituire questo apparecchio al trapianto di polmone o ad altri macchinari più ingombranti come i respiratori artificiali: il progetto è agli esordi e si dovranno attendere molti anni ancora prima di approdare a un'eventuale sperimentazione clinica, che verrà solo se tutte le precedenti fasi avranno dato risultati positivi.
La ricerca sul “polmone portatile” è, tuttavia, di notevole e sicuro interesse, non fosse altro per l'elevato numero di malattie (circa 40) connesse a difficoltà respiratorie: dai tumori all'asma, ...
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