Un nuovo trattamento per l'Alzheimer è all'orizzonte stando ai risultati di un nuovo studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team della West Virginia University di Morgantown diretto da Ali Rezai, che spiega: «Il trattamento sperimentale prevedeva la creazione di un'apertura nella barriera emato-encefalica con ultrasuoni focalizzati guidati dalla risonanza magnetica per aumentare la somministrazione del farmaco».
I ricercatori hanno analizzato 3 soggetti, un uomo di 77 anni, uno di 59 anni e una donna di 64 anni. Tutti avevano ricevuto una diagnosi di Alzheimer durante l'anno precedente.
Nessuno dei tre aveva assunto aducanumab e nessuno era portatore di un allele APOE4. Per 6 mesi, i partecipanti hanno ricevuto aducanumab per via endovenosa mensilmente, con una dose scalata fino a 6 mg/kg. L'apertura della barriera ematoencefalica con ultrasuoni focalizzati è ...
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