L’utilizzo degli inibitori dell’aromatasi al posto del tamoxifene è correlato a una riduzione del rischio di recidiva in caso di cancro al seno. A dirlo è uno studio pubblicato su Lancet Oncology da un team diretto da Rosie Bradley di Oxford Population Health.
Per arrivare alla conclusione i ricercatori hanno combinato i dati di 4 diversi studi che hanno coinvolto un totale di oltre 7.000 donne colpite da carcinoma mammario in fase iniziale. Sono stati messi a confronto gli inibitori dell’aromatasi e il tamoxifene per capire quale dei due fosse il trattamento più efficace per le donne in premenopausa nel ridurre il rischio di recidiva.
Le donne erano state sottoposte a soppressione ovarica, ed erano state randomizzate a ricevere un inibitore dell'aromatasi o tamoxifene per tre o cinque anni. In un periodo di follow-up mediano di otto anni, 888 partecipanti hanno avuto una recidiva di ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
189416 volte