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alla 1° pagina..) dell'oftalmologo al fine di arrestare la progressione della malattia con precisione migliorando la qualità di vista ai pazienti".
Dai primi risultati emerge la capacità della teranostica di stabilizzare la patologia corneale migliorando allo stesso tempo la qualità visiva dei pazienti arruolati nello studio clinico.
Alla base c’è un dispositivo provvisto di un programma computerizzato di teranostica con il quale si rende possibile l’analisi non invasiva della concentrazione della riboflavina nella cornea allo scopo di verificare in tempo reale i risultati del trattamento di cross-linking del cheratocono. La nuova tecnologia di cura del cheratocono sarà disponibile al termine dello studio clinico di convalida nel 2024.
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25/09/2023 Andrea Sperelli
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