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alla 1° pagina..) medici, per determinare il modo migliore per affrontare le preoccupazioni con chiamate di follow-up per monitorare i progressi.
Il programma ha mostrato miglioramenti precoci e significativi nei pazienti affetti da Bpco, scompenso cardiaco o ILD. Il secondo studio, firmato da Kate Courtright della University of Pennsylvania, ha concluso che prenotare una visita di cure palliative per “impostazione predefinita”, tramite un ordine automatico programmato nella cartella clinica elettronica che i medici possono annullare se lo desiderano, è una strategia efficace per dare a più pazienti ricoverati l’opportunità di beneficiare di tale prestazione.
Allo studio hanno preso parte oltre 34.000 pazienti con Bpco, demenza o insufficienza renale. Dai risultati emerge che l’impostazione ha aumentato i tassi di consulto per cure palliative dal 16,6% al 43,9%, riducendo il tempo necessario per il consulto di 1,2 giorni. Il programma non ha impattato in maniera negativa sulla durata della permanenza dei pazienti in ospedale, anzi quelli che hanno ricevuto il consulto hanno beneficiato di una riduzione della durata media della degenza del 9,6%.
Fonte: JAMA 2024. Doi: 10.1001/jama.2023.24035
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18/01/2024 Andrea Sperelli
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