Come messaggi in bottiglia trasportati dal mare, anche i frammenti di DNA, ormai degradato e inservibile, che circolano liberamente nel sangue contengono importanti informazioni: i segnali genetici, chiamati biomarcatori, che indicano le possibili cause di resistenza alle terapie e le possibili evoluzioni future di un tumore pediatrico. Questo è quanto emerge da uno studio internazionale coordinato dai ricercatori dello Human Technopole (HT) di Milano, dell’Institute of Cancer Research (ICR) di Londra e del Royal Marsden Hospital di Londra, come parte del più ampio programma di medicina di precisione del Regno Unito “Stratified Medicine Paediatrics” (SMPaeds), che ha l’obiettivo di identificare potenziali fattori del genoma umano che potrebbero avere un ruolo attivo nella ricomparsa della malattia e nuovi possibili bersagli terapeutici.
I risultati dello studio, pubblicato di recente ...
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