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Benefici del CBD: ecco i principali
Il CBD, acronimo di ‘cannabidiolo’, è un fitocannabinoide estratto dalla cannabis ricco di proprietà terapeutiche e privo di effetti psicotropi.
Se il CBD si è rivelato utile per contrastare innumerevoli problematiche che affliggono l’uomo durante la vita di tutti i giorni è perché non agisce direttamente su ogni singola patologia.
Questa sostanza, infatti, ha lo scopo di ripristinare la normalità del sistema endocannabinoide, interagendo con i suoi recettori nel caso in cui si verifichino eventuali squilibri (percepibili da stimoli di vario genere, come il dolore).
Il CBD si è rivelato utile per contrastare disturbi o infiammazioni di diverso tipo. I principali settori d’impiego sono i seguenti:
● Cura dell’ansia:
numerosi test e studi clinici hanno dimostrato che l’assunzione di CBD possa migliorare le condizioni psico-fisiche di chi soffre di ansia, stress post-traumatico, disturbi ossessivo-compulsivi e depressione;
● diminuzione del dolore cronico:
secondo alcuni studi, il cannabidiolo è in grado di influire sui processi chimici di alcuni trasmettitori e di una molecola neuro-modulatrice (l’endocannabinoide anandamide) associati alla percezione del dolore. In particolare, il CBD si è rivelato molto utile per diminuire il dolore cronico neuropatico periferico (spesso provocato da cure a base di farmaci chemioterapici);
● diminuzione del dolore infiammatorio:
altri studi hanno evidenziato quanto il CBD sia in grado di intervenire con efficacia su molte condizioni infiammatorie che causano dolore. L’artrosi è un esempio: pare che il CBD, assunto per via orale o applicato a livello topico, sia in grado di ridurre l’infiammazione e di proteggere le articolazioni;
● risoluzione dei disturbi del sonno:
il cannabidiolo è risultato un ottimo alleato anche per chi ha bisogno di migliorare la qualità del riposo. Pare che l’assunzione di CBD sia in grado di migliorare la qualità di vita di chi soffre d’insonnia o di anomalie durante la fase REM;
● diminuzione delle crisi epilettiche:
il cannabidiolo potrebbe diventare un futuro farmaco nella categoria degli antiepilettici. Secondo alcuni studi condotti nell’ultimo decennio, infatti, l’assunzione di cannabidiolo può diminuire la frequenza delle crisi epilettiche anche nei pazienti farmacoresistenti;
● controllo della nausea:
tra i poteri dell’azione del CBD c’è anche l’effetto antiemetico. L’assunzione di questa sostanza aiuta a limitare la sensazione di nausea e lo stimolo al vomito, anche nei pazienti sotto effetto di chemioterapici.
Quelli appena elencati sono solamente una sintesi di alcuni dei principali effetti benefici del CBD, tuttora oggetto di studio. In realtà le ricerche in merito continuano e i settori medici coinvolti sono sempre di più.
Come si usano i prodotti a base di cannabidiolo?
Nel paragrafo precedente abbiamo chiarito che le proprietà del cannabidiolo si sono rivelate efficaci per risolvere svariate problematiche umane, sia a livello fisico sia psicologico.
In base al motivo per cui si sceglie di assumere CBD e al prodotto che si acquista, naturalmente, cambiano anche le modalità di utilizzo.
Di seguito elencheremo qualche esempio, premettendo che prima di utilizzare un prodotto a base di cannabidiolo per curare un disturbo sarebbe sempre meglio chiedere un parere medico.
Iniziamo con l’olio al CBD, uno dei derivati della canapa legale più acquistati.
La somministrazione più frequente di questo prodotto è quella sublinguale: erogando qualche goccia di olio sotto la lingua, infatti, si permette al cannabinoide in esso contenuto di entrare in circolo nell’organismo in pochissimo tempo.
In alternativa, si può miscelare l’olio a una bevanda calda o fredda, oppure lo si può aggiungere a una pietanza solida. A differenza della modalità precedente, in questo caso il cannabinoide impiegherà molto più tempo ad entrare in circolo nell’organismo (occorre attendere i tempi della digestione) e il suo effetto avrà una durata maggiore.
Per quanto riguarda le dosi, si consiglia di iniziare con un quantitativo minimo, per poi aumentarle nel caso in cui non dovessero bastare.
Anche i cristalli di CBD vengono utilizzati in diversi modi.
Se si cerca un effetto rapido, come nel caso dell’olio, si può ricorrere all’assunzione sublinguale. Basta lasciar sciogliere una minima quantità di cristalli di CBD sotto la lingua per far sì che il principio attivo entri immediatamente in circolo nell’organismo attraverso il flusso sanguigno.
Per un effetto più tardivo ma a lungo rilascio, invece, si possono aggiungere i cristalli di cannabidiolo alle più svariate pietanze.
Sia l’olio sia i cristalli, inoltre, si possono aggiungere a creme e unguenti per uso topico.
In alternativa, si può assumere il cannabidiolo anche con l’erba legale, l’hashish al CBD o i liquidi per sigaretta elettronica che lo contengono. Tuttavia, con questi prodotti gestire l’intensità e la durata degli effetti del principio attivo è più complicato.
Qualora si decidesse di provare i prodotti a base di CBD, ricordiamo che per evitare problemi è sempre bene informarsi sulle normative vigenti nel proprio Paese di residenza.
Inoltre, per motivi di sicurezza, è importante rivolgersi solo agli store di comprovata affidabilità, come ad esempio JustBob, leader in Italia ed Europa nella vendita di cannabis legale e dei suoi derivati.
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17/06/2022
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