(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) ha misurato la temperatura corporea e fornito un campione di sangue prima di ogni scansione per determinare la fase del ciclo mestruale. Ha anche completato questionari psicologici quotidiani per monitorare l'umore e i livelli di ansia e ha registrato il sonno e il consumo giornaliero di acqua, alcol e caffeina.
Dalle scansioni cerebrali sono emersi dettagli interessanti sul funzionamento del cervello durante il ciclo mestruale e la contraccezione ormonale, informazioni presentate durante un convegno della Society for Neuroscience a Chicago.
La corteccia cerebrale della donna è risultata inferiore dell’1% durante l’assunzione della pillola rispetto al periodo successivo all’interruzione, un dato in linea con studi precedenti che avevano già segnalato la riduzione del volume cerebrale in seguito a contraccezione ormonale.
Heller afferma che una riduzione del volume corticale non è necessariamente negativa. Lo stesso si verifica anche durante la pubertà e la gravidanza, quando il cervello affina le vie neurali per renderle più efficienti. "Questo potrebbe accadere anche nel cervello con i contraccettivi orali", spiega la ricercatrice.
Notizie specifiche su: pillola, contraccettiva, cervello, 28/10/2024 Andrea Sperelli


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