(2° pagina) (Torna
alla 1° pagina..) dell’assistenza diabetologica in Italia. Il lavoro ha preso in esame oltre 250mila persone con diabete di nuova diagnosi, senza complicanze, ed ha valutato il rischio di sviluppare complicanze cardiovascolari sulla base dei valori di compenso glicemico nei primi tre anni dalla diagnosi.
L’analisi ha dimostrato l’efficacia protettiva delle glifozine SGLT2-i, il cui effetto protettivo è visibile anche a distanza di molti anni: grazie al database degli Annali AMD, infatti, è stato possibile monitorare l’andamento dei livelli di HbA1c ed è emerso che nei pazienti con emoglobina glicosilata non a target, il trattamento con SGLT2-i entro i due anni dalla diagnosi riesce a ridurre significativamente l’eccesso di rischio cardiovascolare legato allo scompenso iniziale e a mantenere buoni livelli di HbA1c, guadagnando un vantaggio clinico rispetto a chi non è stato trattato con questa classe di farmaci o è stato trattato tardivamente.
“Quest’ultima analisi ha esplorato il fenomeno del legacy effect o memoria metabolica, cioè l’associazione tra l’inadeguato compenso glicemico subito dopo l’esordio del diabete tipo 2 e il futuro rischio di complicanze”, dichiarano Giuseppina Russo e Antonio Ceriello, referenti AMD dello studio pubblicato sulla rivista internazionale. “L’elemento di vera novità dello studio è rappresentato dall’aver indagato, per la prima volta, il ruolo degli SGLT2 inibitori nel modificare questo fenomeno, offrendo una precoce protezione cardiovascolare: un ulteriore elemento a favore di un più diffuso e precoce trattamento con questa classe di farmaci innovativi, armi terapeutiche che possono contribuire a garantire una migliore gestione della malattia e qualità di vita”.
“L’importante pubblicazione di questo studio sul The Lancet Regional Health Europe testimonia ancora la validità e la rilevanza del database degli Annali AMD, una preziosa fonte di informazioni cliniche e sanitarie”, aggiunge Graziano Di Cianni, Presidente nazionale AMD. “I risultati di questo studio ci confermano quanto sappiamo da tempo: è necessario intervenire in maniera tempestiva dopo la diagnosi di diabete per raggiungere prima un buon controllo glicemico e mantenerlo nel tempo, riducendo così il rischio complicanze cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di decesso per le persone con diabete”.
Notizie specifiche su:
diabete,
SGLT,
glifozine,
27/09/2023 Arturo Bandini
Puoi
fare una domanda agli specialisti del forum
e iscriverti alla newsletter,
riceverai le notizie più importanti. |