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Uno studio dell’Osservatorio FederSalus condotto da BocconiTrovato&Partners su 100 esperti tra medici generici, nutrizionisti e dietologi ha dato i seguenti risultati.
Al di là dell’esposizione al virus, tra i principali fattori di rischio nella contrazione delle malattie da raffreddamento c'è, al primo posto, un’alimentazione scorretta (37%), ovvero povera di vitamine e di tutti quegli elementi la cui mancanza indebolisce le difese immunitarie. Per quanto riguarda soprattutto il raffreddore, il rischio aumenta sottoponendosi a continui sbalzi di temperatura (23%), oltre che indossando un abbigliamento inadeguato. Come il cibo, anche gli stili di vita irregolari rappresentano un fattore di rischio (19%), cui si aggiungono elementi difficilmente controllabili, come ad esempio la frequentazione di luoghi particolarmente affollati (11%). A riprova del ruolo che anche in tema di raffreddore e influenza viene svolto dall’alimentazione, alla domanda in base alla Sua esperienza, quanto una corretta alimentazione può contribuire a mantenere un buono stato di salute durante questa stagione? Ben sei esperti su dieci hanno risposto che contribuisce in modo estremamente rilevante (21% dice che è fondamentale, mentre il 40% ha detto che contribuisce molto). Solo il 12% è convinto che in realtà abbia una scarsa importanza.
E se maggiormente esposti al rischio di contrarre sindromi influenzali o semplici raffreddori sono naturalmente i bambini e gli anziani (rispettivamente 27% e 22%), per una volta non sono i soli. Una categoria particolarmente esposta è quella dei single (19%), proprio a causa di stili di vita irregolari e poca attenzione a ciò che mangiano.
“Lo stile di vita e una alimentazione ricca di tutti quegli elementi fondamentali per le difese immunitarie hanno una grande rilevanza – conferma il Professor Andrea Strata, Docente di nutrizione clinica all’Università di Parma -, ecco perché tra le categorie più a rischio ci sono sicuramente i single: mangiano in modo trascurato, seguono ritmi e stili di vita irregolari, e, soprattutto nelle grandi città, si riducono a consumare un solo pasto al giorno, riducendo al minimo le riserve di vitamine e di tutti quegli elementi necessari al nostro corpo per difendersi dagli attacchi esterni”.
Lo sbaglio più comune? Sicuramente assumere pochi liquidi (43%) costituisce un’abitudine molto scorretta, propria di milioni di italiani, ma al primo posto c’è l’insufficiente consumo di frutta e verdura di stagione, cosa su cui concorda il 78%.
Non solo, troppi, secondo il 34%, sono convinti che con l’abbassarsi della temperatura sia necessario consumare cibi grassi, cosa che non aumenta le protezioni del corpo, anzi lo sovraffatica. Il risultato? Quando il corpo ne avrebbe più bisogno vengono a mancare elementi essenziali come le vitamine (49%) e i sali minerali (26%), tanto che secondo molti degli esperti (42%) proprio nel periodo autunnale e invernale sarebbe molto utile affiancare alla propria alimentazione degli integratori.
Per una volta i mass media sono promossi con un 10 e lode: ben sette esperti su dieci (68%), infatti, sottolineano che le campagne per la prevenzione delle malattie influenzali sono assolutamente efficaci e comprensibili a tutti.
Malgrado la sovrabbondanza di messaggi volti a informare gli italiani sull’arrivo dell’influenza e sui comportamenti da tenere per limitare al massimo il rischio di contrarla o per attenuarne gli effetti, secondo gli esperti c’è ancora molto da fare. I motivi? Più che alle indicazioni degli esperti, infatti, secondo il 47% degli intervistati sono ancora moltissimi gli italiani che si affidano ai rimedi “della nonna”, o ai nuovi metodi infallibili proposti dagli amici (21%). Via libera, insomma, a decotti e a rimedi che di scientifico hanno veramente poco. Pochi, per il raffreddore o per l’influenza, si rivolgono al medico (9%) o al farmacista (12%), e spesso nonostante i consigli ricevuti, si lanciano autonomamente in terapie degne di una polmonite.
In ogni caso, la certezza è una, almeno per il 74% degli esperti intervistati: su raffreddore e influenza esistono ancora moltissimi luoghi comuni, convinzioni assolutamente campate in aria e errori madornali. A partire dalle cause di queste patologie per finire gli accorgimenti da prendere per limitarne gli effetti. Ancora molti, sostiene il 24%, quelli convinti che alla base dell’influenza non ci sia un virus, ma un semplice colpo di freddo, e che di conseguenza sia sufficiente coprirsi bene per evitare di ammalarsi. Il 22% dice che una credenza ancora diffusa sia quella che il fumo non influisce sulla contrazione delle malattie da raffreddamento. Non basta, sono pochissimi, dice il 31%, a sapere che gli stili di vita e l’alimentazione influiscono sulla probabilità di essere colpiti da raffreddore e influenza. Numerosi gli errori anche sul versante dei comportamenti da tenere quando si è ammalati: molti non sanno che vanno reintegrati i liquidi che si perdono con la sudorazione (11%) e c’è ancora chi ritiene che non vadano mai aperte le finestre nella stanza dell’ammalato (9%).
IL DECALOGO CONTRO L'INFLUENZA
1) Curare particolarmente l’alimentazione: autunno e inverno sono i momenti in cui il fisico è sottoposto a grandi stress e che richiede quindi una particolare cura, soprattutto per quanto riguarda vitamine e sali minerali.
2) Mai sottovalutare i sintomi influenzali: oltre ai disagi legati alla malattia, spesso sono indice del fatto che qualcosa nel proprio stile di vita e nella propria alimentazione andrebbe decisamente rivisto.
3) Cercare di tenere uno stile di vita il più regolare possibile: soprattutto in questo periodo dell’anno bisognerebbe limitare tutto quello che può creare stress o causare grande stanchezza. Le giuste ore di sonno e pasti corretti ad orari regolari sono la prima difesa contro i mali di stagione.
4) Non affidarsi a rimedi caserecci: i cosiddetti rimedi della nonna talvolta possono anche funzionare, ma nella maggior parte dei casi sono un mix tra saggezza popolare e credenze prive di ogni fondamento. Il risultato? Talvolta invece che guarire acuiscono la malattia.
5) Se necessario assumere integratori alimentari: affiancando alla propria alimentazione elementi quali le vitamine e tutto ciò di cui il corpo ha maggiormente bisogno per difendersi dagli attacchi al proprio sistema immunitario ci si può difendere meglio dai malanni della stagione fredda.
6) Ricordarsi sempre dell’importanza di integrare i liquidi: le buone abitudini dell’estate di bere spesso valgono anche per l’inverno. Soprattutto quando si contrae l’influenza è necessario bere grandi quantità di liquidi.
7) Scegliere con cura l’abbigliamento. Sì ai vestiti “a strati”, no ai capi troppo pesanti: un’abbondante sudorazione rappresenta la porta d’ingresso per mali di stagione e colpi di freddo.
8) Fare attenzione agli sbalzi di temperatura. Non esagerare con il riscaldamento: da utile può diventare un vero attentato al benessere (la differenza tra la temperatura interna ed esterna non dovrebbe mai essere superiore ai 15 gradi).
9) Non trascurare l’attività fisica: anche se un chilo di troppo può essere nascosto dagli abiti invernali, il praticare attività fisica rinforza l’organismo e aiuta le difese immunitarie.
10) Evitare i luoghi troppo affollati: nei luoghi molto frequentati si moltiplicano le occasioni di contagio, specialmente se si è già fisicamente debilitati. Quindi, particolare attenzione a mezzi di trasporto, palestre e piscine nei periodi più a rischio.
Alcuni suggerimenti per una corretta alimentazione
Per alimentarsi correttamente e cercare di prevenire influenza e raffreddore, ecco una dieta specifica, come suggerisce il Professor Pietro Migliaccio, Docente di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Roma.
Colazione: Latte, caffé a piacere, zucchero o miele, due fette biscottate.
Metà mattina: Una spremuta d'arancia o di pompelmo oppure una arancia o un mandarancio o due mandarini.
Pranzo: Pesce fresco o surgelato lesso; verdure preferibilmente cotte; condire con olio extravergine di oliva e succo di limone; pane tostato; frutta, preferibilmente cotta.
Pomeriggio: Un latte caldo con zucchero o miele oppure una spremuta d'arancia o di pompelmo.
Cena: Un brodo vegetale con pasta o riso, due/tre cucchiaini di formaggio grattugiato; carne bianca cucinata semplicemente; verdure preferibilmente cotte; condire con olio extravergine di oliva e succo di limone; pane tostato; una porzione di frutta, preferibilmente cotta.
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14/03/2015 Riccardo Antinori
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