(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) scrivono gli autori.
I ricercatori hanno analizzato post mortem le informazioni genetiche ricavate dal tessuto cerebrale di soggetti anziani, scoprendo un aumento rilevante dell’enzima PHGDH non solo nei pazienti con Alzheimer, ma anche in quelli senza alterazioni cognitive circa 2 anni prima della diagnosi.
I livelli di espressione di PHGDH sono maggiori quanto più avanzata è la malattia: «Il fatto che il livello di espressione di questo gene sia direttamente correlato alle capacità cognitive e alla gravità della patologia di una persona è un risultato alquanto stimolante. Essere in grado di quantificare queste due complesse metriche con una singola misura molecolare potrebbe rendere molto più semplici la diagnosi e il monitoraggio della progressione dell'Alzheimer», conclude Zhong.
Allo stesso obiettivo sta lavorando il progetto SensApp, che riunisce diversi team di scienziati in Europa per collaborare allo sviluppo di un super-sensore per la ricerca di specifiche proteine nel plasma.
Allo stato attuale, la diagnosi oggettiva è possibile solo attraverso un prelievo invasivo di liquido cerebrospinale a livello lombare.
Il progetto si ripromette invece di mettere a punto un sensore in grado di riconoscere le proteine coinvolte nello sviluppo dell’Alzheimer attraverso un semplice esame del sangue. “Il progetto riunisce competenze molto diverse che vanno dalla fisica e ingegneria alla biologia e alle scienze cliniche. Il nostro obiettivo è implementare un prototipo che sia in grado di effettuare la diagnosi in modo rapido e non invasivo. Questo cambierà radicalmente le prospettive dei medici, poiché si potranno studiare nuove terapie sperimentali nelle fasi iniziali della malattia, prima della fase irreversibile che solitamente coincide con la comparsa di sintomi riconoscibili quali la perdita di memoria”, afferma la coordinatrice del progetto, la dott.ssa Simonetta Grilli.
Il sensore sarà basato su una tecnologia completamente nuova, testata per la prima volta dal team Cnr (Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti) che coordina il progetto e che l’ha denominata droplet split-and-stack (DSS). “In parole semplici, possiamo dire che usiamo un campo elettrico per sovrapporre minuscole goccioline di plasma l'una sull'altra per incrementare il segnale di fluorescenza inviato dalle proteine”.
“Abbiamo già testato con successo al Cnr la sensibilità di questa tecnologia per quantità piccolissime (minore di 1 pg/mL) nel caso di campioni modello. La prossima sfida è rilevare le molecole dell'Alzheimer con la stessa sensibilità in campioni di plasma reali", afferma Simonetta Grilli.
La tecnologia è peraltro utilizzabile anche in altri campi della medicina, ad esempio in oncologia o in cardiologia.

Fonte: Cell Metabolism 2022. Doi: 10.1016/j.cmet.2022.02.008

Cell Metabolism

31/05/2022 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

L’isolamento sociale aumenta il rischio di demenza

Alzheimer, fondamentale il sonno

  • Alzheimer, fondamentale il sonno I disturbi del sonno possono peggiorare l’andamento clinico
    (Leggi)


L’obesità favorisce l’Alzheimer

  • L’obesità favorisce l’Alzheimer La neurodegenerazione legata all’obesità ricalca i meccanismi della malattia
    (Leggi)


Uno scarso equilibrio annuncia l’Alzheimer

  • Uno scarso equilibrio annuncia l’Alzheimer Perdita dell’equilibrio associata a cambiamenti delle capacità cognitive
    (Leggi)


Alzheimer a 19 anni

  • Alzheimer a 19 anni È un ragazzo cinese la persona più giovane a ricevere la diagnosi
    (Leggi)


La terapia ormonale allontana l’Alzheimer

  • La terapia ormonale allontana l’Alzheimer Si riduce il rischio della malattia nelle donne in menopausa
    (Leggi)


Nuova speranza contro l’Alzheimer

  • Nuova speranza contro l’Alzheimer Il farmaco lecanemab mostra efficacia nella fase iniziale
    (Leggi)


Alzheimer, il peso è un parametro da considerare

  • Alzheimer, il peso è un parametro da considerare L’andamento del peso corporeo può predire l’insorgenza della malattia
    (Leggi)


Gli antipertensivi riducono il rischio di Alzheimer

  • Gli antipertensivi riducono il rischio di Alzheimer Effetto legato ai farmaci che stimolano i recettori dell’angiotensina II
    (Leggi)


Nuovo biomarcatore per l’Alzheimer

  • Nuovo biomarcatore per l’Alzheimer La proteina GFAP può indicare uno stadio precoce della malattia
    (Leggi)


Alzheimer, il ruolo del gene APOE4

  • Alzheimer, il ruolo del gene APOE4 Un collegamento con il colesterolo causa difetti nelle guaine isolanti
    (Leggi)


Alzheimer, un test delle urine per scoprirlo prima

  • Alzheimer, un test delle urine per scoprirlo prima Acido formico come possibile biomarcatore
    (Leggi)


Alzheimer, scoperto un biomarcatore fondamentale

  • Alzheimer, scoperto un biomarcatore fondamentale Forse la vera ragione dell’inefficacia delle terapie
    (Leggi)


Una goccia di sangue per scoprire l’Alzheimer

  • Una goccia di sangue per scoprire l’Alzheimer Nuova tecnologia può rilevare la presenza della malattia
    (Leggi)


Un farmaco per il diabete riduce il rischio di demenza

  • Un farmaco per il diabete riduce il rischio di demenza La terapia con tiazolidindione si mostra efficace
    (Leggi)


I segni della demenza presenti anni prima della diagnosi

  • I segni della demenza presenti anni prima della diagnosi I primi segnali di compromissione cerebrali emergono già 9 anni prima
    (Leggi)


Alzheimer, la stimolazione magnetica funziona

  • Alzheimer, la stimolazione magnetica funziona Rallenta la progressione della malattia migliorando i sintomi
    (Leggi)


Stimolazione ed esercizi contro il declino cognitivo

  • Stimolazione ed esercizi contro il declino cognitivo Nuovo approccio per aumentare la memoria di lavoro
    (Leggi)


Una dieta per contrastare l’Alzheimer

  • Una dieta per contrastare l’Alzheimer Brevi cicli di dieta mima-digiuno sembrano rallentarne la progressione
    (Leggi)


Keywords |

Sondaggi Nei preliminari sessuali non bisogna tralasciare...
Che cosa? Vota | Risultati

Tutti i SONDAGGI di ItaliaSalute.it

Italia Salute sempre con te

Abbonati ai Feed Rss Aggiungi a IGoogle Aggiornamenti 
              sulla salute, sulla medicina, promozioni La Pubblicità su Italia Salute

Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono l'intervento del medico curante