Arriva una svolta per i pazienti oncologici affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B refrattari alla chemio-immunoterapia o ricaduti nella malattia dopo il primo trattamento. L'Agenzia italiana del farmaco dà infatti il via libera al rimborso del tafasitamab, anticorpo monoclonale somministrato per via endovenosa in combinazione con il principio attivo lenalidomide.
Distribuito da Incyte Italia attraverso il farmaco Minjuvi, questa soluzione a lunga durata evita un secondo ciclo chemioterapico e induce una risposta positiva in una parte dei pazienti che non hanno trovato una risposta nella chemioterapia, che pure è efficace in circa il 65% dei casi. Il restante 35-40% ha quindi bisogno affrontare una seconda fase di cure, che adesso passerà anche attraverso il tafasitamab. “Consideriamo guarito un paziente che a cinque anni dalla fine della terapia ha ottenuto una risposta e non è ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293535 volte