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Di norma, l’inulina favorisce da un lato la crescita di batteri intestinali migliorando la funzione del tubo digerente, dall’altro aiuta a ridurre la quantità di colesterolo negli alimenti.
In alcuni soggetti, tuttavia, l’inulina sembra favorire la comparsa del cancro al fegato. Circa 1 topo su 10 alimentati con una dieta contenente inulina finiva per sviluppare la neoplasia. Inoltre, tutti i topi che avevano sviluppato un tumore maligno avevano alte concentrazioni di acidi biliari nel sangue causate da un difetto congenito chiamato shunt portosistemico. «Ma il dato più interessante è che il 100% dei topi con elevati livelli ematici di acidi biliari si ammalava di cancro se nutrito con inulina, cosa che non accadeva nei topi con bassi acidi biliari circolanti nutriti con la stessa dieta», scrivono i ricercatori. «Non tutte le fibre sono universalmente vantaggiose, e questi dati suggeriscono che le persone con disturbi epatici associati a un aumento degli acidi biliari dovrebbero prestare attenzione alle fibre raffinate e fermentabili», conclude Vijay-Kumar.
Fonte: Gastroenterology 2022. Doi: 10.1053/j.gastro.2022.08.033
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14/12/2022 Andrea Sperelli
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