Il carcinoma tiroideo rappresenta il 3-4% di tutti i tumori, con un’incidenza di 580mila i nuovi casi al mondo ogni anno. In Italia nel 2023 sono state 12.200 le nuove diagnosi. Il carcinoma differenziato, che rappresenta la forma tumorale più frequente (90-95%), viene comunemente trattato chirurgicamente, con successiva ablazione con iodio radioattivo del tessuto tiroideo residuo, e la prognosi è generalmente molto favorevole: la sopravvivenza a 5 anni è intorno al 92-96%. Tuttavia, il 5-15% dei casi è resistente al trattamento con iodio radioattivo.
Riuscire a comprendere in maniera più chiara come agisce l’attività del sistema immunitario sul carcinoma tiroideo potrebbe portare a risultati destinati ad impattare positivamente sulla pratica clinica. È questo l’obiettivo dell’innovativo studio accademico NePenThe NCT05852223, condotto dagli Istituti Clinici Scientifici Maugeri di Pavia ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293561 volte