Grazie all’intelligenza artificiale sono stati individuati nuovi marker, veri e propri “campanelli d’allarme”, per prevedere il rischio di recidiva del tumore alla prostata, anche a dieci anni di distanza: è questo il risultato di un nuovo studio condotto da ricercatori dello Human Technopole, dell’Institute of Cancer Research di Londra e del Royal Marsden NHS Foundation Trust.
I ricercatori hanno individuato, grazie all’uso di big data e AI, che la compresenza di cellule tumorali con caratteristiche genetiche diverse all’interno dello stesso tumore e di differenze nella loro forma, dimensione e struttura è indicativa della capacità della neoplasia di cambiare nel tempo. A questa sua capacità evolutiva si associa, anche dopo un lasso di tempo molto lungo, un elevato rischio di ritorno della malattia.
Lo studio potrĂ aiutare i medici a personalizzare meglio il trattamento per il cancro ...
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