Quando un arto viene colpito da tumori localmente estesi (generalmente sarcomi, melanomi e carcinomi spinocellulari) in molti casi si ricorre all'amputazione, senza che questa tecnica aumenti significativamente la speranza di vita e con gravi disagi per il paziente. La perfusione isolata in ipertermica antiblastica degli arti (ILP) è una metodica che può evitare l'amputazione.
Nel 1958 Creech e Krement ebbero l'idea di utilizzare la circolazione extracorporea regionale nel trattamento di alcuni tumori degli arti e cominciarono a trattare gli arti affetti da tumori localmente avanzati con dosi elevate di farmaci antiblastici senza tossicità sistemica rilevanti. Nello stesso periodo inoltre veniva dimostrata, sempre da loro, la sensibilità elettiva al calore delle cellule tumorali.
Nel 1969 Stehlin combinò le tecniche utilizzando farmaci antiblastici nel circuito della perfusione ed ...
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