(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) Servizio, afferente all’area di Odontoiatria, diretta dal Prof. Enrico Gherlone.

Cos’è l’erosione dentale
L’erosione dentale è la perdita dei tessuti duri del dente (smalto e dentina), causata dall’azione di agenti acidi. Si parla di:

- erosione estrinseca quando questa è dovuta ad un’elevata assunzione di cibi e bevande acide quali, ad esempio, cola e agrumi;
- erosione intrinseca nel caso in cui la problematica sia conseguente all’azione dei succhi gastrici che dallo stomaco arrivano in bocca, come nel caso di bulimia nervosa o reflusso gastroesofageo.

Da cosa è causata
Se nella nostra bocca l’ambiente diventa spesso acido, si verifica una progressiva perdita di minerali che porta all’usura dentale: prima si consuma lo strato più esterno, ovvero lo smalto, poi quello sottostante, chiamato dentina.
Nel caso specifico della bulimia, l’erosione dentale è causata dal contatto frequente tra succhi gastrici fortemente acidi e denti, dovuto al vomito autoindotto.

Quali sono i sintomi
I primi segni di erosione dentale purtroppo non sono visibili ai pazienti. Le superfici dentali che per prime vengono colpite dal vomito autoindotto sono infatti le superfici interne dei denti anteriori, quelle prossime al palato, che risultano levigate, ridotte in volume e spessore. In questa fase solo il dentista ha modo di riconoscerle ed effettuare una diagnosi precoce.
Quando l’erosione dentale avanza ed espone la dentina, ovvero lo strato sottostante lo smalto, compare la sensibilità dentale: la dentina è infatti innervata e se esposta agli stimoli esterni, questi provocano dolore che nel tempo può rivelarsi così invalidante da rendere difficile alimentarsi, bere e nei casi più gravi parlare. In presenza di sensibilità il danno è importante, significa che abbiamo perso buona parte dei tessuti duri dei denti.
Un segno evidente dell’erosione dentale è l’estetica del sorriso, che risulta sempre meno gradevole: a mano a mano che i denti si consumano, diventano sottili e il sorriso appare spento e ingiallito, perché si è perso lo strato esterno bianco (smalto) e risulta visibile quello sottostante, la dentina appunto, che è di colore giallo.
Se non si interviene, i denti perdono volume e forma, diventando sempre più sottili e fragili, fino alla possibilità di incorrere in fratture, che determinano importanti problemi funzionali.

In che modo la bulimia nervosa può influenzare il sorriso
Tra i disturbi di nutrizione e alimentazione, la bulimia nervosa, in particolare, è in grado di recare importanti danni anche al sorriso: episodi di abbuffata seguiti da condotte compensatorie quali vomito autoindotto, consentono ai succhi gastrici di corrodere letteralmente lo smalto dei denti.
Oltre alle problematiche funzionali, il sorriso appare sempre meno gradevole, con possibile perdita di autostima e conseguenze sulla sua vita sociale.

Quando è necessario andare dal dentista
È consigliabile recarsi dal dentista per valutare il sorriso in presenza di:

- sensibilità dentale;
- reflusso gastro-esofageo;
- bulimia nervosa.
Questo è fondamentale affinché venga valutato in tutto e per tutto, per adottare protocolli e trattamenti specifici che prevengano i danni da erosione.
Qualora i danni siano invece già presenti, è importante valutare come intervenire per ricostruire ciò che è andato perso.

Come si previene l’erosione dentale
Per prevenire l’erosione dentale è fondamentale contrastare l’acidità che viene creata in bocca a seguito del vomito autoindotto.
Si eseguono protocolli di remineralizzazione che prevedono l’applicazione sui denti di prodotti (mousse e gel) ad elevato contenuto di minerali bioattivi: lo scopo è reintrodurre i minerali che vengono persi quando in bocca l’ambiente diventa acido. Sulla base del caso specifico si stabiliscono percorsi personalizzati che prevedono applicazioni eseguite alla poltrona dal dentista e/o applicazioni domiciliari attraverso mascherine su misura.
Le mascherine possono essere indossate anche durante gli episodi di vomito, dopo i quali si consiglia di:

- sciacquare la bocca con un bicchiere di acqua e bicarbonato per riequilibrare il pH;
- attendere una ventina di minuti prima di lavare i denti per evitare di traumatizzarli con le setole dello spazzolino, rigorosamente morbide, in un momento in cui sono già sotto attacco degli acidi.

Come si cura
Quando i denti appaiono consumati e sensibili è fondamentale eliminare la sensibilità e ricostruire artificialmente le superfici erose, che altrimenti sarebbero soggette a un’usura ancora più rapida. Nei casi più delicati, in cui la sensibilità sia tale da non permettere nemmeno di eseguire una visita perché l’aria provoca dolore, si procede a sigillare le porzioni innervate ed esposte in anestesia locale.
Il primo passo per ricostruire un sorriso usurato è quello di realizzare un progetto ad hoc: dopo aver studiato il singolo caso attraverso fotografie, impronte dentali e radiografie, si ricreano volume e forme corrette del sorriso, modellando i denti in cera.
In un secondo momento, si procede con la simulazione del progetto in bocca: con un materiale provvisorio si posizionano le ricostruzioni previste al fine di valutare il progetto ed eventuali modifiche, mostrando al paziente, in anteprima, il possibile risultato finale.
Sono sufficienti pochi appuntamenti per finalizzare il tutto, riportando il sorriso all’estetica e alla funzione che aveva prima di consumarsi.
È importante sottolineare che le procedure avvengono senza anestesia: il dentista non fa altro che aggiungere il volume perso ai denti, senza limarli.

Fonte: Hsr
Notizie specifiche su: bulimia, denti, vomito, 06/09/2023


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