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alla 1° pagina..) 97 donne incinte e i loro bambini. Tutte le donne erano sane e la maggior parte aveva un lavoro e un livello di istruzione adeguato.
Per quantificare lo stress materno prenatale, l'ansia e la depressione, gli esperti hanno utilizzato questionari validati. I volumi cerebrali fetali e il ripiegamento corticale sono stati misurati da immagini ricostruite tridimensionali derivate da scansioni RMN. La creatina e la colina del cervello fetale sono state quantificate utilizzando la spettroscopia protonica di risonanza magnetica. Il neurosviluppo del bambino a 18 mesi è stato misurato utilizzando scale e valutazioni validate.
Sono stati osservati cambiamenti nella profondità del solco e nel volume dell’ippocampo sinistro, elementi che potrebbero spiegare alcuni problemi di sviluppo neurologico dopo la nascita.
«Identificando le donne in gravidanza con livelli elevati di disagio psicologico, i medici potrebbero riconoscere quei bambini che sono a rischio di un successivo deterioramento dello sviluppo neurologico, e che potrebbero trarre beneficio da interventi precoci e mirati», spiega Limperopoulos.
«Stiamo cercando di cambiare il paradigma sanitario e di supportare meglio le mamme. Quello che è chiaro è che gli interventi precoci potrebbero aiutare le mamme a ridurre il loro stress, e questo fatto può avere un impatto positivo sui loro sintomi e quindi sul loro bambino molto tempo dopo la nascita», concludono gli autori.
Fonte: JAMA Network Open 2022. Doi: 10.1001/jamanetworkopen.2022.9244
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19/05/2022 Andrea Sperelli
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