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alla 1° pagina..) bambini che piangevano si calmavano e la frequenza cardiaca rallentava. Anche il lettino a dondolo produceva un effetto simile, mentre un effetto contrario si è avuto quando il bambino è stato adagiato nella culla o quando era in braccio, ma con la mamma seduta.
Secondo gli scienziati sono sufficienti in media 5 minuti affinché i bambini che piangono smettano di farlo: «Camminare per cinque minuti favorisce il sonno, ma solo nei bambini che piangono. Sorprendentemente la tecnica non funziona nei bambini che sono calmi e non piangono», dice Kuroda.
Lo studio ha appurato anche un altro aspetto noto ai genitori, ovvero che quando si prova a mettere nel letto un bambino non del tutto addormentato, allora si assiste al suo pieno risveglio nel giro di pochi secondi. Questo perché si manifesta un’accelerazione del battito cardiaco nel momento in cui avvertono il distacco dal corpo della madre o del padre.
«Sono madre di quattro figli e sono rimasta sorpresa dal risultato», commenta Kuroda, alla guida del gruppo di ricerca. «Pensavo che il risveglio di un bambino nel momento in cui viene messo nel suo letto fosse correlato a come viene adagiato, alla delicatezza del movimento e alla sua posizione».
La soluzione è presto detta: alla fase di addormentamento in piedi deve seguire una seconda fase – della durata media di 8 minuti – di consolidamento del sonno da passare seduti. Caduti nel sonno più profondo, a quel punto i bambini possono essere adagiati nel loro lettino.
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14/09/2022 Andrea Sperelli
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