(2° pagina) (Torna
alla 1° pagina..) del glucosio con sensori offrono alla persona con diabete una migliore consapevolezza della gestione della patologia permettendo loro di apprezzare in diretta gli effetti dell’aderenza alla terapia dietetica e di attività fisica oltre che alla eventuale terapia farmacologica. Il monitoraggio glicemico con sensore inoltre facilita l’interpretazione della risposta clinica al trattamento da parte del personale sanitario”.
In effetti il consensus report conferma i vantaggi dei sistemi di monitoraggio del glucosio con sensori anche per il medico, che con maggiore accuratezza può valutare il profilo glicemico del paziente, impostare e valutare nel tempo il piano di cura sulla base di rilevazioni in continuo del glucosio. Queste permettono al curante e al paziente stesso di correlare con più precisione l’andamento dei livelli di glucosio rispetto alla dieta e all’esercizio fisico praticato. Conferma Del Prato: “Il gruppo di lavoro ha evidenziato i risultati di indagini che hanno mostrato come la migliore consapevolezza di gestione clinica, fornita dal monitoraggio continuo della glicemia, possa determinare un effetto positivo sugli esiti clinici, una riduzione degli eventi acuti e delle ospedalizzazioni. Oggi questi sistemi sono largamente utilizzati nei soggetti in terapia insulinica, ma i dati della letteratura dimostrano come il monitoraggio della glicemia con sensori sia importante fin dall’esordio del diabete di tipo 2 e il suo uso dovrebbe essere considerato il prima possibile, per aiutare la persona con diabete a vivere una vita più consapevole e sana”.
Da letteratura risulta che il controllo intensivo del glucosio nel diabete di tipo 2 può contribuire a ridurre significativamente il rischio di sviluppare le complicanze micro-vascolari del diabete, come retinopatia, malattia renale cronica o neuropatia.
Analogamente, il controllo precoce del glucosio nelle persone con diabete di tipo 2 può ridurre stabilmente il rischio di infarto e di morte per qualsiasi causa. Le evidenze scientifiche stimano che, nelle persone con nuova diagnosi di diabete di tipo 2 ed emoglobina glicata superiore a 7,5% (58 mmol/mol), un ritardo di un anno nell’intensificazione della terapia è associato a un aumento del 67% del rischio di infarto miocardico, del 51% del rischio di ictus e del 64% del rischio di insufficienza cardiaca, rispetto a coloro che ricevono tempestivamente un trattamento ipoglicemizzante intensivo.
Gli studi pubblicati dimostrano l’efficacia del sistema di monitoraggio con sensori anche per le persone con diabete di tipo 2 in terapia insulinica basale ma i dati indicano che è altrettanto motivante ed efficace nelle persone con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi.
I criteri di rimborso dei dispositivi di monitoraggio con sensore differiscono da Regione a Regione. Alcune rimborsano i dispositivi solo alle persone in terapia insulinica multi-iniettiva. Altre, come la Lombardia, prevedono il rimborso di alcuni di questi sistemi (il sistema Flash glucose monitoring di Abbott) in tutti i pazienti che utilizzano insulina e, in particolari condizioni, anche in pazienti non insulino-trattati.
Fonte: AboutPharma
Leggi altre informazioni
Notizie specifiche su:
diabete,
glucosio,
monitoraggio,
24/04/2024 Andrea Sperelli
Puoi
fare una domanda agli specialisti del forum
e iscriverti alla newsletter,
riceverai le notizie più importanti. |