L’utilizzo della risonanza magnetica abbinato al dosaggio dell’antigene prostatico specifico si mostra efficace nel ridurre il ricorso alla biopsia prostatica negli uomini con sospetta presenza di cancro alla prostata.
A dimostrarlo è uno studio coordinato da Arya Haj-Mirzaian del Dipartimento di Radiologia del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston.
Lo studio è stato pubblicato su Jama Network Open e ha messo a confronto diverse strategie decisionali per la biopsia prostatica, con l’obiettivo di ridurre gli interventi non necessari mantenendo comunque un’alta sensibilità nella rilevazione del tumore prostatico.
Il campione della metanalisi era formato da 36.366 pazienti. Dall’analisi è emerso che lesioni con punteggi 4 e 5 nel Prostate Imaging Reporting & Data System (PI-RADS), oltre al PSAD, erano gli unici fattori indipendenti associati con un ...
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