Cosa fare in caso di disbiosi intestinale

Ozono, dieta e stile di vita le chiavi per guarire

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Cattiva digestione, gonfiore, stitichezza alternata a dissenteria, disturbi del sonno, sono solo alcuni dei campanelli di allarme che dovrebbero far correre ai ripari. «La disbiosi intestinale è definita come un insieme di sintomi e disturbi funzionali gastro-enterici», interviene la dottoressa Rosjana Pica, Biologa Nutrizionista e ricercatrice biosanitaria. «Si tratta di una condizione purtroppo assai diffusa: a causa di un'eccedenza di batteri patogeni, si rompe l'equilibrio dell'ecosistema microbico intestinale e da lì insorgono questi classici disturbi, che poi possono evolvere coinvolgendo organi e apparati distanti dal colon. Per questo il problema va affrontato il prima possibile».
Tante le cause: una dieta squilibrata, quindi carente di fibre contenute in frutta e verdura, magari unita a un abuso di alcol, carne e zuccheri; il ricorso eccessivo a farmaci, soprattutto antibiotici, ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 14/04/2022 14:40:00

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