Infrarossi e ultrasuoni per prevenire l’infarto

L’associazione consente di superare i limiti dell’angiografia

Infarto_7968.jpg

Come andare oltre la capacità diagnostica dell’angiografia e ridurre al minimo il rischio di recidive in caso di infarto? Se lo è chiesto un nuovo studio dell’Università di Lund pubblicato su The Lancet e coordinato da David Erlinge.
Il punto è trovare quelle lesioni aterosclerotiche che le normali angiografie non riescono a individuare. Queste lesioni sono in genere ricche di cellule adipose, quindi pericolosamente tendenti alla frammentazione e alla creazione di nuovi coaguli in grado di ostruire di nuovo i vasi e provocare una seconda ischemia.
Il metodo sperimentato dai ricercatori si basa sull’azione combinata di due tecniche già note: la Nirs (Near-Infrared Spectroscopy) che sfrutta gli infrarossi, e la Ivus, basata sull’analisi degli ultrasuoni.
La normale angiografia mostra solo ciò che avviene nella parte più interna dei vasi sanguigni, mentre l’associazione fra le due ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

NOTIZIE SPECIFICHE SU | infrarossi, ultrasuoni, infarto,




Del 19/04/2021 17:10:00

Notizie correlate













































































Sondaggi Nei preliminari sessuali non bisogna tralasciare...
Che cosa? Vota | Risultati

Tutti i SONDAGGI di ItaliaSalute.it
ADD BOOKMARK

ai preferiti di salute

Abbonati ai Feed Rss Mailing List Di OKMEDICNA.IT, gli ultimi aggiornamenti 
              sulla salute e la medicina La Pubblicit su Italia Salute

Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono l'intervento del medico curante

Avvertenze Privacy a norma Regolamento UE 2016/679 GDPR.


Questa pagina è stata letta 244793 volte