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alla 1° pagina..) neonati, evidenziando che i prematuri il cui cordone viene clampato 30 o più secondi dopo la nascita hanno un rischio inferiore di morire in ospedale.
«Negli studi oggetto di metanalisi il clampaggio ritardato variava da 30 secondi a più di 3 minuti, mentre l’immediato avveniva entro 10 secondi», scrivono gli autori.
In ospedale è stato registrato il 6% di decessi nei prematuri che hanno ricevuto il clampaggio ritardato rispetto a oltre l’8% di quelli i cui cordoni sono stati tagliati subito. In termini statistici, ciò si traduce in una riduzione del rischio di morte del 32%.
Nel secondo studio sono stati considerati 47 ricerche cui hanno preso parte quasi 6.100 bambini. Anche in questo caso è emerso che maggiore è il ritardo nel clampaggio, migliore è la prognosi del prematuro. In particolare, il clampaggio è stato suddiviso in quattro gruppi: immediato e differimento breve (da 15 a 45 secondi), medio (da 45 secondi a due minuti) e lungo (due minuti o più).
«E a conti fatti, aspettare due minuti prima di clampare riduce il rischio di morte di due terzi (69%) rispetto al clampaggio immediato», spiega Seidler. «Rinviare il clampaggio del cordone di almeno due minuti è la migliore strategia per ridurre il rischio di morte di un prematuro subito dopo la nascita».
Fonte: Lancet 2023. Doi: 10.1016/S0140-6736(23)02468-6
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03/01/2024 Andrea Sperelli
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