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alla 1° pagina..) la posizione di rischio per il tentativo di suicidio sul cromosoma 7, scoprendo una decisa sovrapposizione tra la base genetica del tentativo di suicidio e quella dei disturbi psichiatrici, in particolare la depressione maggiore, oltre ad alcune sovrapposizioni con la genetica del fumo, del
dolore, assunzione di rischi, disturbi del sonno e salute generale peggiore.
«Questa sovrapposizione genetica con fattori di rischio non psichiatrici è rimasta in gran parte invariata aggiustando per i disturbi psichiatrici, il che suggerisce che una componente sostanziale della base biologica del tentativo di suicidio non sia semplicemente un sottoprodotto della malattia psichiatrica, ma possa invece essere il risultato di una condivisione biologia con fattori di rischio non psichiatrici», prosegue Mullins.
L’associazione tra variazioni genetiche sul cromosoma 7 e rischio di tentato suicidio è stata riconfermata da un’altra analisi realizzata su oltre 14.000 veterani di guerra che avevano tentato il suicidio. In precedenza, la regione del Dna coinvolta era stata collegata a problemi di insonnia, dipendenza e comportamenti a rischio.
Anche se non si conosce a fondo il meccanismo biologico alla base del fenomeno, i risultati ottenuti saranno comunque utili per chiarire meglio il ruolo del fattore genetico nei tentativi suicidari.
Fonte: Biological Psychiatry
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23/03/2022 Andrea Sperelli
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