Si scrive virus respiratorio sinciziale (vrs), si legge bronchiolite. È l'incubo dei genitori di bambini piccoli, soprattutto sotto l'anno di età. Nei neonati, infatti, il virus può causare difficoltà respiratorie che possono portare anche al ricovero in ospedale. Non c'è vaccino e non c'è antivirale specifico per il vrs, ma è in arrivo un'importante novità terapeutica per prevenirlo. Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha dato, infatti, parere positivo a un anticorpo monoclonale specifico per il vrs che, se approvato in via definitiva, potrà essere somministrato a tutti i neonati.
“È un anticorpo ad altissima tecnologia che si somministra una volta sola, dura 5 mesi e agisce subito”, spiega Fabio Midulla, presidente della Società italiana malattie respiratorie infantili (Simri) e responsabile pediatrico dell'Umberto I di Roma. “È ...
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