(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) una sequenza di onde e segmenti rettilinei. Una di queste onde – l’Onda T – rileva in particolare la ripolarizzazione ventricolare, potremmo dire il “tempo di ricarica” del cuore. Normalmente la forma di questa Onda è positiva, con la curva verso l’alto rispetto all’asse orizzontale del grafico. Quando invece è negativa, può essere generalmente indice di possibili anomalie del muscolo cardiaco (sia in termini di struttura muscolare che di regolare perfusione sanguigna).
La presenza dell’Onda T negativa nell’elettrocardiogramma di screening, dunque, o “Inversione dell’Onda T” (WTI), va registrata come anomalia della ripolarizzazione e può generare qualche sospetto anche in soggetti molto giovani e apparentemente sani, fino a determinare una controindicazione alla pratica sportiva agonistica. I protocolli di valutazione per l’idoneità sportiva sono molto severi e prevedono in questi casi delle indagini ulteriori (ecocardiogramma, risonanza magnetica, TAC cardiaca) per arrivare a una possibile diagnosi o escludere una cardiopatia sottostante.
Partendo da queste premesse, medici e ricercatori della Medicina dello Sport e ipertensione arteriosa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù hanno promosso uno studio per valutare la prevalenza di anomalie della ripolarizzazione (inversione dell'Onda T) in una popolazione di giovani atleti agonisti e determinare se queste anomalie, rilevate dal tracciato ECG, possano essere associate all'insorgenza di cardiomiopatie in assenza di altre caratteristiche patologiche.
La ricerca, svolta in collaborazione con i colleghi della Radiologia Toracica e Cardiovascolare Avanzata e della Cardiologia e Aritmologia di San Paolo, Palidoro e Santa Marinella, ha coinvolto 581 giovani atleti – età media 15 anni, per l’80% di sesso maschile – selezionati nell’arco di 18 mesi per la valutazione dell'idoneità all’attività sportiva agonistica. Per 53 di loro (9%) sono state rilevate anomalie nel tracciato ECG legate alla presenza dell’inversione dell’Onda T (WTI). Sottoposti a indagini ulteriori (ecocardiogramma, Holter ECG, RMN o TAC cardiaca), 17 di loro (il 3% sul totale degli atleti analizzati) non hanno potuto ricevere l’idoneità all’attività sportiva agonistiche a causa delle patologie cardiache riscontrate: 8 cardiomiopatie, 2 miocarditi, 5 ponti miocardici, 2 anomalie coronariche. I restati 36 atleti con WTI – in assenza di patologie rilevate - hanno ottenuto l’idoneità agonistica con l’indicazione di controlli ravvicinati ogni 6-12 mesi.
Commenta Ugo Giordano, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina dello Sport e ipertensione arteriosa dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: «La probabilità che gli atleti agonisti abbiano una cardiomiopatia nascosta è bassa, ma non trascurabile. Lo screening elettrocardiografico, preliminare all’idoneità sportiva agonistica, si conferma dunque un’ottima opportunità per identificare precocemente cardiomiopatie e altre patologie che aumentano il rischio di morte improvvisa in giovani atleti apparentemente sani. Le eventuali anomalie della ripolarizzazione, segnalate dall’inversione dell’Onda T, vanno sempre indagate e approfondite rivolgendosi a centri specializzati. In Italia i protocolli di valutazione per l’accesso all’attività sportiva agonistica sono giustamente molto rigorosi. La visita specialistica per il rilascio dell’idoneità prevede la visita cardiologica, l’elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, l’esame spirometrico e un referto di esame delle urine. Per l’attività sportiva non agonistica, malgrado non vi sia un obbligo in questo senso, il consiglio dei Medici dello Sport è quello di effettuare sempre l’elettrocardiogramma a ogni visita per il rilascio del certificato, in considerazione del suo valore quale strumento di screening per la salute».
Notizie specifiche su: sport, screening, agonistico, 26/09/2024 Andrea Sperelli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

Lavorare in piedi non serve a niente

  • Lavorare in piedi non serve a niente Invece di diminuirlo, aumenta il rischio di malattie circolatorie
    (Leggi)


La caffeina fa bene al cuore

  • La caffeina fa bene al cuore Effetto benefico legato a un consumo moderato
    (Leggi)


Riproduzione assistita e rischio di difetti cardiaci

  • Riproduzione assistita e rischio di difetti cardiaci Tecniche come la fecondazione in vitro ne aumentano l’incidenza
    (Leggi)


Lo screening per lo sport agonistico svela anomalie al cuore

  • Lo screening per lo sport agonistico svela anomalie al cuore Problemi nel tracciato elettrocardiografico in quasi 1 atleta su 10
    (Leggi)


L’AI predice il rischio di malattia coronarica

  • L’AI predice il rischio di malattia coronarica Aiuta anche a distinguere vari tipi di artrite reumatoide
    (Leggi)


Dormire fino a tardi aiuta il cuore

  • Dormire fino a tardi aiuta il cuore Recuperare ore di sonno riduce il rischio cardiologico
    (Leggi)


Un test predice le malattie cardiovascolari

  • Un test predice le malattie cardiovascolari Esame del sangue identifica il rischio fra le donne
    (Leggi)


Andare al lavoro in bici riduce il rischio di morte

Anche il cuore ha un cervello

  • Anche il cuore ha un cervello Le cellule cardiache possono ringiovanire e autoripararsi
    (Leggi)


Un test per la morte cardiaca improvvisa

  • Un test per la morte cardiaca improvvisa Un algoritmo identifica le persone a rischio
    (Leggi)


Un decalogo per resistere al caldo

  • Un decalogo per resistere al caldo Misure di prevenzione per salvaguardare la salute
    (Leggi)


La droga aumenta i rischi per il cuore

  • La droga aumenta i rischi per il cuore Nesso fra utilizzo di cannabis e altre droghe e conseguenze cardiovascolari
    (Leggi)


I danni cardiovascolari causati dagli stupefacenti

  • I danni cardiovascolari causati dagli stupefacenti Il danno d’organo è spesso silente nelle prime fasi
    (Leggi)


Le bevande energetiche aumentano il rischio di aritmie

  • Le bevande energetiche aumentano il rischio di aritmie Nei pazienti con problematiche cardiache di natura genetica
    (Leggi)


Niente alcol in volo, fa male al cuore

  • Niente alcol in volo, fa male al cuore Effetti potenzialmente pericolosi soprattutto per i voli a lungo raggio
    (Leggi)


La Bpco aumenta il rischio di eventi cardiovascolari

  • La Bpco aumenta il rischio di eventi cardiovascolari Dopo una riacutizzazione il rischio si impenna
    (Leggi)


10 regole per le malattie cardiovascolari

  • 10 regole per le malattie cardiovascolari La premessa necessaria è la presa di coscienza del problema
    (Leggi)


Gli effetti di aficamten in caso di cardiomiopatia

  • Gli effetti di aficamten in caso di cardiomiopatia Il farmaco migliora la capacità di esercizio dei pazienti
    (Leggi)


Un cardiologo allunga la vita

  • Un cardiologo allunga la vita Essere seguiti da un professionista riduce il rischio cardiovascolare
    (Leggi)