(2° pagina) (Torna
alla 1° pagina..) il Pittsburgh Sleep Quality Index (Psqi), un questionario volto ad analizzare il fenomeno dei disturbi del sonno. “La meditazione consapevole significa essere in relazione con se stessi e con il mondo accettando quanto si ha, che si tratti di sofferenza oppure di piacere, con l'obiettivo di ridurre lo stress”, spiega l'autore dell'articolo.
Dai risultati emerge che il gruppo che ha affrontato la meditazione consapevole ha mostrato un miglioramento significativo rispetto al gruppo assegnato alle sedute di igiene del sonno, sia per quanto riguarda i punteggi medi Psqi sia per la riduzione di stanchezza, insonnia, depressione e fatica.
“Secondo i nostri risultati la meditazione consapevole sembra avere un ruolo nel migliorare i disturbi del sonno negli adulti anziani rispetto al trattamento consueto”, conclude Black.
Commentando la ricerca Adam Spira, che lavora presso la Johns Hopkins University di Baltimora, afferma: “come spiegano gli autori, gli interventi non farmacologici come la meditazione consapevole, ampiamente diffusi e ottenibili in molte comunità, sono efficaci nel migliorare il sonno disturbato e prevenire l'insonnia patologica. Questo contesto rende convincenti i risultati dello studio, che peraltro solleva questioni da risolvere in futuro riguardo all'efficacia di altri interventi non farmacologici di comunità in grado di migliorare il sonno e forse prevenire l'insonnia. Interventi che possono avere un ruolo fondamentale nel ridurre la morbilità associata ai disturbi del sonno in età avanzata”, conclude il medico.
Leggi altre informazioni
Notizie specifiche su:
meditazione,
anziani,
sonno,
03/03/2015 Andrea Sperelli
Puoi
fare una domanda agli specialisti del forum
e iscriverti alla newsletter,
riceverai le notizie più importanti. |