Meglio assaporare ogni boccone del cibo che abbiamo nel piatto. Così facendo, oltre a prolungare il piacere del pasto, ridurremo il rischio di sviluppare l’ipercolesterolemia.
Ad affermarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Translational Medicine da un team italiano diretto da Annamaria Colao, presidente della Società italiana di Endocrinologia.
Lo studio, condotto da Giovanna Muscogiuri e Luigi Barrea, ha coinvolto 187 soggetti obesi dei quali sono state indagate le abitudini alimentari, fra cui la durata dei pasti. Confrontando chi pranza e cena in meno di 20 minuti con chi passa più tempo a tavola è emerso che il consumo più rapido dei pasti ha l’effetto di raddoppiare il rischio di sviluppare colesterolo alto, soprattutto a cena.
«Il colesterolo è un fattore di rischio noto per malattie cardiovascolari come infarto e ictus, ma non è il solo elemento metabolico che peggiora ...
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