Il cuore può essere la chiave di volta per cercare di abbattere la mortalità dovuta al cancro. I trattamenti tradizionalmente utilizzati – chemio e radioterapia – aumentano infatti il rischio di complicanze cardiovascolari e di scompenso cardiaco. Gli effetti avversi a livello cardiaco possono essere persistenti e irreversibili, impedendo così il completamento della terapia.
Un team di ricerca dell’Icgeb di Trieste diretto da Mauro Giacca ha messo a punto un nuovo metodo di screening per individuare nuove molecole cardioprotettive grazie all’utilizzo di vettori virali adenoassociati.
Lo screening ha permesso di identificare 3 geni - Chrdl1, Fam3b e Fam3c – che si sono rivelati efficaci nel proteggere il cuore. Le molecole potrebbero essere efficaci anche in un modello di danno da antracicline, mediato da processi apoptotici e fibrotici.
Il progetto porterà al chiarimento dei ...
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