(2° pagina) (Torna alla 1° pagina..) condizione ne ostacola i movimenti per tutta la vita. I numeri sono eloquenti. Nei paesi più sviluppati colpisce circa 1 bambino ogni 500 nati e in quelli in via di sviluppo più del doppio. In Italia sono 2 mila i nuovi casi di paralisi cerebrali che vengono diagnosticati ogni anno. Ogni 8 ore nasce un bambino con paralisi cerebrale. Si stima nel mondo siano circa 17 milioni nel mondo le persone affette da questo disturbo ed oltre 90 mila nel nostro Paese.
Chi ne è colpito ha difficoltà a camminare, nei casi più gravi si muove in carrozzina, ha un uso difficoltoso delle mani e presenta problemi quali il dolore, deficit di linguaggio, intellettivi, epilessia. Il costo di questa patologia in termini di qualità della vita è altissimo, così come elevatissimo è il costo sociale per assistere queste persone. Il conto economico poi in termini di mancata produttività è astronomico. Si calcola un costo per le cure di circa 40.000 euro l’anno per persona e, sempre per persona e per anno, includendo tutti i costi diretti e indiretti circa 100.000 euro. Sempre approssimativamente si può dire che i due terzi di questi costi siano a carico della famiglia e un terzo a carico dello Stato. Per queste persone c’è moltissimo da fare in termine sanitari, educativi, sociali.
Per questo il 5 ottobre in tutto il mondo si svolge la Giornata Mondiale per la Paralisi Cerebrale, il cui motto è “We are here” (noi siamo qui). Più di 50 nazioni sono associate a questa iniziativa. Le aree cruciali che si vogliono promuovere sono la consapevolezza pubblica su questo disturbo, i diritti civili di queste persone, la qualità della vita, l’educazione, la possibilità di offrire un contributo alla vita del nostro pianeta, ed infine la diagnosi e la terapia che devono essere sempre più precoci di queste patologie.
È qui che si innesta CareToy. Il progetto di ricerca si rivolge ai bambini molto piccoli a rischio per paralisi cerebrale. “Se il cervello di un bambino viene stimolato nel modo giusto nei primi mesi di vita, quando il cervello è più plastico - spiega il Prof. Giovanni Cioni, ordinario di neuropsichiatria infantile dell’Università di Pisa, Direttore Scientifico della Fondazione Stella Maris e responsabile del progetto - grazie a neurormoni ed altri fattori può “ripararsi” e ridurre o cancellare i danni prodotti da una lesione, una di quelle che inducono lo sviluppo delle paralisi cerebrali infantili. Ma la stimolazione deve essere precoce, e quindi avvenire a partire dalle prime settimane di vita, deve essere attiva (e non passiva), deve essere piacevole (come un gioco), deve essere intensiva (molti minuti al giorno), deve coinvolgere la famiglia e pertanto deve essere fatta a casa nell’ambiente del bambino e deve essere continuamente monitorata da parte degli specialisti. Fare tutto questo è molto difficile e quindi purtroppo non viene quasi mai fatto”.
Con questo obiettivo la Fondazione Stella Maris, insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna, ha inventato e sperimentato il sistema “CareToy” (letteralmente “giocattoli per la cura”). CareToy è una palestrina intelligente con moltissimi giocattoli sensorizzati simili in tutto a quelli con cui i bambini piccoli giocano quando sono in culla o in box. “Il valore aggiunto di questa palestrina e dei suoi giochi - spiega il Prof. Paolo Dario, Direttore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola - sta nella tecnologia che racchiudono. La sfida che abbiamo raccolto era quella di utilizzare componenti high-tech altamente innovativi e integrarli all’interno di un sistema rivolto ad una tipologia di utenza molto delicata. Grande attenzione è stata posta quindi sull’usabilità e l’accettabilità del sistema mettendo sempre al centro durante le fasi di progettazione il genitore e il suo bambino. Siamo molto contenti della possibilità di estendere la nostra ricerca anche ai bambini con lesione e dimostrare quanto il sistema CareToy possa adattarsi ai bisogni dei piccoli pazienti”.
Oltre 2000 sensori monitorano parametri della postura e della manipolazione fondamentale per lo sviluppo dei bambini. Questi dati vengono trasmessi attraverso la rete al centro clinico dove medici e terapisti seguono il loro andamento, sostenendo le attività di gioco più adeguate al loro sviluppo che i genitori potranno svolgere quotidianamente con il bambino. In questo modo a casa e semplicemente giocando con i genitori è possibile per i bambini nati con dei problemi contribuire ad allontanare il rischio di sviluppo nel tempo di disturbi neurologici, o quantomeno ridurne la gravità.
La palestrina, nel corso di un progetto europeo triennale appena concluso, è stata sperimentata in 50 bambini, nati fortemente prematuri a Pisa e a Copenaghen e grazie all’uso a casa per un mese (un uso sempre monitorato via internet dagli specialisti), questi bambini hanno dimostrato uno sviluppo più rapido nella capacità di muoversi edi vedere, e i loro genitori erano più tranquilli e meno ansiosi.
Forti di questi risultati, due anni fa la Stella Maris insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna e alla Neonatologia AOUP di Pisa, ha presentato un nuovo progetto per sperimentare CareToy in un gruppo di bambini con lesioni cerebrali gravi. In questo caso il CareToy verrà utilizzato dalle famiglie a casa per 8 settimane nei primi mesi di vita, verificando poi a 12 mesi se lo sviluppo motorio in questi bambini, tutti purtroppo destinatati a sviluppare una paralisi cerebrale, sarà migliore e, quindi, con migliori speranze per il loro futuro.
Leggi altre informazioni
Notizie specifiche su: paralisi, palestrina, CareToy, 05/10/2016 Andrea Piccoli


Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai le notizie più importanti.

Notizie correlate

Le protesi non antropomorfe funzionano meglio

  • Le protesi non antropomorfe funzionano meglio Se non assomigliano alle mani umane sono più funzionali
    (Leggi)


Nuovo dispositivo rigenera il midollo spinale lesionato

La mano robotica che avverte il calore

  • La mano robotica che avverte il calore Nelle nuove protesi superato anche l’ultimo limite
    (Leggi)


Come rendere un condominio agevole per una persona disabile

  • Come rendere un condominio agevole per una persona disabile Una guida alla creazione di spazi accessibili e sicuri
    (Leggi)


Un neurostimolatore per tornare a camminare

  • Un neurostimolatore per tornare a camminare Impiantato nel midollo dopo una lesione spinale
    (Leggi)


Nuovo metodo per le lesioni del midollo spinale

  • Nuovo metodo per le lesioni del midollo spinale Gruppo di ricerca europeo sperimenta l’elettroceutica
    (Leggi)


Un esoscheletro per la paralisi cerebrale infantile

  • Un esoscheletro per la paralisi cerebrale infantile La seconda vita di Agilik, robottino intelligente che migliora il cammino
    (Leggi)


Una nuova mano robotica

  • Una nuova mano robotica Sperimentazione italiana su una protesi robotica
    (Leggi)


Oltre l’handicap: uomo paralizzato mangia da solo

  • Oltre l’handicap: uomo paralizzato mangia da solo Un’interfaccia uomo-macchina gli consente di tagliare il cibo
    (Leggi)


Una tuta a elettrodi per riprendere a vivere

  • Una tuta a elettrodi per riprendere a vivere Indicata per le persone con problemi motori neurologici
    (Leggi)


Donna con midollo spinale danneggiato cammina di nuovo

  • Donna con midollo spinale danneggiato cammina di nuovo Elettrodi impiantati nei nervi ne riattivano la funzionalità
    (Leggi)


Una cellula riprogrammata per le lesioni spinali

Elettrodi nel midollo per superare la paralisi

  • Elettrodi nel midollo per superare la paralisi Tre soggetti paralizzati possono di nuovo camminare
    (Leggi)


Sindrome di Down, nel sangue i segnali dell’Alzheimer

  • Sindrome di Down, nel sangue i segnali dell’Alzheimer Identificate alterazioni cerebrali alla base della disabilità intellettiva
    (Leggi)


Distrofia, nuovo meccanismo per rigenerare i muscoli

  • Distrofia, nuovo meccanismo per rigenerare i muscoli Possibile un approccio farmacologico inedito per la distrofia di Duchenne
    (Leggi)


Una nuova arma contro la paraplegia spastica ereditaria

  • Una nuova arma contro la paraplegia spastica ereditaria La proteina spastina come nuovo target terapeutico
    (Leggi)


Una speranza per la cura della paraplegia

  • Una speranza per la cura della paraplegia Neurotossina botulinica di tipo A efficace nelle lesioni midollari
    (Leggi)


La voce del cervello

  • Apparecchio ridà voce a chi è rimasto paralizzato
    (Leggi)


La mano robotica che si muove come quella vera

  • La mano robotica che si muove come quella vera Progettata in Italia la nuova protesi che non richiede bisturi
    (Leggi)