La tiroidectomia è un’opzione migliore della terapia farmacologica per la malattia di Hashimoto.
Lo evidenzia uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine secondo cui l’intervento chirurgico migliora la qualità di vita e riduce l’affaticamento.
«Nonostante un'adeguata sostituzione ormonale, alcuni pazienti che soffrono di questa patologia presentano sintomi persistenti», spiega Ivar Guldvog, del Telemark Hospital di Skien, in Norvegia, primo autore dello studio.
Gli scienziati hanno valutato 150 pazienti di età compresa fra 18 e 79 anni con sintomi persistenti associati a tiroidite di Hashimoto, nonostante l’efficacia di una terapia ormonale sostitutiva e titoli di anticorpi anti-perossidasi (anti-TPO) sierici superiori a 1000 UI/ml.
L'esito primario dello studio era il punteggio di salute generale ottenuto allo Short Form-36 Health Survey (SF-36) a 18 mesi. Gli esiti ...
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