(2° pagina) (Torna
alla 1° pagina..) l’esatta riduzione del rischio di decesso in rapporto alla quantità di attività fisica.
Man mano che il tempo dedicato all’attività fisica cresce, sale anche la stima della percentuale di decessi evitabili: con 20 minuti si arriva al 13% di decessi in meno, con 30 minuti al 17% in meno.
«Questo studio è un’ulteriore conferma dell’importanza del movimento, che dev’essere considerato alla stregua di un vero e proprio farmaco salvavita», commenta al Corriere della Sera Gianfranco Beltrami, specialista in medicina sportiva, vicepresidente nazionale della Federazione medico sportiva italiana. «L’importante però è che tempi e intensità vengano correttamente adattati non solo tenendo conto dell’età dell’individuo, ma anche delle sue eventuali patologie. Non va dimenticata inoltre l’importanza dell’allenamento della forza e dell’elasticità muscolare che va abbinata agli esercizi aerobici, come la camminata, per contrastare la perdita di massa muscolare che si registra col passare degli anni».
Leggi altre informazioni
Notizie specifiche su:
morte,
camminare,
decessi,
26/04/2022 Arturo Bandini
Puoi
fare una domanda agli specialisti del forum
e iscriverti alla newsletter,
riceverai le notizie più importanti. |