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alla 1° pagina..) a semaglutide (in commercio come Ozempic, Rybelsus e Wegovy), i prodotti in questione sono liraglutide (Victoza, Saxenda e Xultophy: sempre di Novo Nordisk), exenatide (Bydureon, Byetta, AstraZeneca), dulaglutide (Trulicity, Eli Lilly) e lixisenatide (Lyxumia e Suliqua, Sanofi).
Secondo il Prac, che aveva avviato la revisione del profilo di sicurezza di questi principi attivi partendo dalle conclusioni di uno studio pubblicato lo scorso anno sulla rivista Diabetes Care (anticipando quanto poi deciso poche settimane più tardi dall’Mhra, l’agenzia del Regno Unito), le evidenze messe a disposizione da studi preclinici, clinici e osservazionali condotti in seguito al via libera alla commercializzazione di questi prodotti sono rassicuranti.
Ragion per cui “non vi sarà alcun aggiornamento delle informazioni riportate sul bugiardino”, fanno sapere da Amsterdam.
Al termine del consueto appuntamento mensile, il Prac ha ricordato comunque che “tutte le aziende in possesso dell’autorizzazione al commercio di questi farmaci continueranno a monitorare attentamente questi eventi nell’ambito delle loro attività di farmacovigilanza”.
E, in caso di novità, seguirà “la segnalazione di qualsiasi ulteriore evidenza relativa a questo aspetto”.
Il processo di revisione del profilo di sicurezza di semaglutide e co. da parte dell’Ema non si conclude comunque qui.
Sul tavolo rimangono infatti le questioni legate al possibile aumento del rischio di sviluppare pensieri suicidari. Senza trascurare le potenziali conseguenze per l’apparato gastrointestinale, portate per la prima volta alla luce da uno studio pubblicato nelle scorse settimane sul Journal of the American Medical Association.
L’Ema è vigile, ma su questo ultimo fronte si attendono comunque ulteriori dati.
Fonte: AboutPharma
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30/10/2023 Arturo Bandini
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