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alla 1° pagina..) alla comunità biomedica un nuovo strumento per ripristinare la salute dei tessuti e dell'organismo migliorando la funzione e la resilienza delle cellule in diverse situazioni patologiche, come le malattie neurodegenerative".
Il cocktail era già stato utilizzato in passato per dimostrare i suoi effetti benefici sulla funzionalità dei tessuti, ma nessuno ne aveva provato la sicurezza a lungo termine.
I ricercatori californiani hanno somministrato il cocktail a topi sani di 15 mesi fino all’età di 22 mesi. Trasposto nell’uomo, il lasso di tempo andrebbe dai 50 ai 70 anni. A un secondo gruppo di topi è stata somministrata la stessa terapia, ma a partire dai 10 mesi fino ai 22 (dai 35 ai 70 anni nell’uomo). Infine, un terzo gruppo di topi di 25 mesi (80 anni per l’uomo) è stato trattato per un solo mese.
"Volevamo verificare che l'utilizzo di questo approccio per un arco di tempo più lungo fosse sicuro", afferma Pradeep Reddy, ricercatore del Salk Institute. "In effetti, non abbiamo riscontrato alcun effetto negativo sulla salute, né sul comportamento o sul peso corporeo di questi animali". Al termine della terapia nessun topo mostrava alterazioni delle cellule del sangue, anomalie neurologiche o tumori.
I topi del terzo gruppo, quelli più anziani trattati solo per un mese, non hanno mostrato alcun segno di ringiovanimento, mentre i topi degli altri due gruppi hanno mostrato miglioramenti non solo per quanto riguarda l’epigenetica delle cellule della pelle e dei reni, ma anche riguardo alle molecole del metabolismo presenti nel sangue. Effetti riscontrabili soltanto alla fine del trattamento, il segno che i fattori di Yamanaka hanno la capacità non solo di fermare l’orologio biologico, ma anche di far tornare l’organismo indietro nel tempo.
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24/03/2022 Andrea Sperelli
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