La stragrande maggioranza delle pazienti colpite da cancro al seno – il 93% - chiede un’estensione della terapia adiuvante, quella successiva alla chirurgia, per ridurre il rischio di recidiva.
L’80% teme però un ritardo nell’applicazione delle nuove terapie a disposizione per problemi burocratici e di bilancio legati al funzionamento del sistema sanitario nazionale.
Sono i due risultati principali di un sondaggio effettuato su 130 pazienti riguardo all’assistenza sanitaria del post-Covid. "Ogni anno, in Italia, quasi 55mila donne ricevono la diagnosi di tumore della mammella, la neoplasia più frequente in tutta la popolazione - spiega Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme Contro il Cancro -. La terapia adiuvante della malattia radicalmente operata può essere considerata uno dei maggiori successi in oncologia negli ultimi trent'anni. Anche grazie a questa, infatti, ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
237166 volte