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alla 1° pagina..) sono associati alla guarigione della mucosa.
“Il parere positivo del Chmp per upadacitinib – dichiara Annalisa Iezzi, direttore medico di AbbVie Italia – è un significativo passo avanti che ci avvicina alla possibilità di mettere a disposizione un trattamento che si assume per via orale una volta al giorno. È il primo nel suo genere e può fare la differenza per le persone con malattia di Crohn. AbbVie è impegnata nella ricerca e sviluppo di opzioni terapeutiche innovative che ampliano un portfolio diversificato di terapie per le persone che convivono con malattie infiammatorie croniche intestinali”.
La malattia di Crohn è una patologia sistemica cronica che si manifesta con un’infiammazione della parete gastrointestinale, che causa diarrea persistente e dolore addominale. È una patologia progressiva, cioè peggiora nel tempo in una consistente percentuale di pazienti e può portare a complicanze che richiedono cure mediche urgenti, compreso l’intervento chirurgico. I segni e i sintomi della malattia di Crohn sono imprevedibili perciò comporta un impatto significativo per le persone che ci convivono, non soltanto dal punto di vista fisico ma anche emotivo ed economico.
Upadacitinib nell’Unione europea è approvato per il trattamento degli adulti con spondiloartrite assiale, spondiloartrite assiale non radiografica, artrite psoriasica, artrite reumatoide, colite ulcerosa attiva da moderata a severa e per adulti e adolescenti con dermatite atopica. In Italia, il farmaco è rimborsato dal Ssn nel trattamento dell’artrite reumatoide, della spondilite anchilosante, dell’artrite psoriasica e della dermatite atopica.
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01/03/2023 Andrea Sperelli
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