Dopo l’approvazione del farmaco aducanumab da parte della Fda americana, una nuova terapia per l’Alzheimer sembra stagliarsi all’orizzonte.
Si tratta di un altro anticorpo monoclonale – gantenerumab – che ha ricevuto la designazione di “Breakthrough Therapy”, la procedura accelerata prevista dalla Fda per le terapie più promettenti. Gantenerumab può essere iniettato sottocute per un’azione diretta contro le placche di beta-amiloide, la proteina tossica che si accumula nel cervello e viene considerata almeno una delle cause scatenanti della patologia.
Diversi studi clinici hanno dimostrato che gantenerumab può ridurre in maniera significativa le placche di beta-amiloide sia nelle forme sporadiche sia in quelle ereditarie.
Altri due studi clinici sono attualmente in corso in oltre 30 paesi. Si occuperanno di valutare la ...
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