L’Alzheimer si candida a essere una delle principali malattie dei tempi moderni. La ragione principale sta in realtà in un dato positivo, ovvero l’allungamento dell’età media. Questo comporta un aumento delle probabilità di soffrire di malattie croniche, e di Alzheimer in particolare, malattia che colpisce il cervello soprattutto dopo i 65 anni.
Confusione, perdita di memoria, disorientamento, progressiva perdita delle proprietà del linguaggio e delle competenze di base sono i sintomi che fanno propendere per una diagnosi di Alzheimer. Una volta ricevuta la diagnosi, i parenti del paziente si chiedono se è il caso di tenere il proprio caro a casa o farlo seguire da un centro specializzato.
La risposta dipende dalla fase della malattia in cui ci si trova. L’Alzheimer, il cui sviluppo può protrarsi anche per 15 anni, di per sé non è mortale, ma porta con sé l’aumento del rischio di ...
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