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alla 1° pagina..) 1.336 partecipanti hanno sperimentato un evento cardiovascolare grave (6,6% nel gruppo placebo e 6% nel gruppo vitamina D). Il tasso di eventi cardiovascolari gravi è risultato inferiore del 9% nel gruppo vitamina D rispetto al gruppo placebo (equivalente a 5,8 eventi in meno ogni 1.000 partecipanti). Il rischio di infarto si è ridotto del 19%, mentre quello di rivascolarizzazione coronarica dell’11% nel gruppo della vitamina D. Non sono emerse differenze, invece, nel tasso di incidenza dell’ictus.
I risultati suggeriscono che l'integrazione di vitamina D può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori. "Questo effetto protettivo potrebbe essere più marcato nei soggetti che assumono statine o altri farmaci cardiovascolari al basale", concludono i ricercatori.
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30/06/2023 Andrea Sperelli
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